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LOCALE

La location è particolarmente singolare e suggestiva è disposta su un unico salone con circa 60 posti a sedere, correlato longitudinalmente da una lunga e unica panca in legno di ciliegio.

Sulla parete sinistra si trova un  dipinto in stile pop art del pittore Francesco Rubino, che raffigura una bottiglia di Campari.

Lungo la parete destra corre una seligrafia in bianco e nero rappresentate scene di vita partenopea e omaggi a personaggi famosi quali Antonio De Curtis (in arte Totò), Sofia Loren, Vittorio De Sica, Massimo Troisi legati alla pizza napoletana. 

La vera particolarità della Pizzeria da Salvatore, realizzata dall'architetto Giampaolo Canevaro con la collaborazione dello scultore Giovanni Marconi 'Gima', sono i tavoli: tutti pezzi unici sono delle vere e proprie opere d'arte in continuo utilizzo.

Realizzati in resina inglobano oggetti di riciclo d’uso nella vecchia sede, come bicchieri, posate, mestoli, piatti, tazzine e tovaglioli o elementi di scarto come tappi di bottiglie, lattine, chicchi di caffè e molto altro ancora. 

Di notevole pregio è anche il bagno particolarmente ricercato nei dettagli come il lavabo d'ingresso, creato sempre dall'artista 'Gima'.

Questa piccola opera di design rende ancora più piacevole la degustazione della tradizione e qualità dei suoi piatti rimasta la medesima dal primo giorno d'apertura del 1961.

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